LÊDO IVO
TEXTO EM ITALIANO
Texto extraído de:
CHIOCCHIO, Anton Angelo. Poesia post-modernista in Brasile. Roma: dell´Arco, s.d. 40 p. ilus. 12x17,5 cm. “ Anton Angelo Chiocchio “ Ex. bibl. Antonio Miranda
SONETTO DALLA PUNTA DELLA TERRA
a Mauro Mota
Vado gridando al mare nomi puri,
astro che vieni da profonda altezza
dov'evocano le acque gli alti muri
che assedian le città della Bellezza.
Ritornato all'infanzia, posso ora
incrociar le lagune, labirinti
di tempi e scogli, sole di quell'ora
che fu abolita dai fuochi indistinti.
Dinnanzi al mar, come un continentale,
i pretesti non so dell'isolano;
la vita venta tra i coralli: il male
scordo e mi risento umile e umano.
Tra il presente e lo ieri nulla esiste.
Gelosia della terra, il mar resiste.
SONETTO CONFIDENZIALE
Aspiro al metafisico, bevendo
il fiele delle più umane esperienze.
Tra simboli perplesso, cerco in fondo
al labirinto la luce che inizia.
Tingo il mare di giallo e arresto il pendolo
che ti regola, o Mondo, in quanto Tempo.
Dal paradiso espulse, come arcangeli,
le ore cadono e l'inferno s'alza.
Si sgomenta la mia perplessità
che vita sia volar su un sogno e morte
l'interrompa ancor prima ch'io mi desti.
È dormendo che esisto, preso al circolo
dell'universo colorato, sonno
del tempo, sogno delle eternità.
VALZER FUNEBRE DI ERMENGARDA
Eccomi accanto alla tua sepoltura, Ermengarda,
per piangere la tua carne povera e pura che
nessuno di noi ha visto
imputridire.
Altri verrebbero lucidi e messi a lutto,
ma io vengo ubriaco, Ermengarda, io vengo
ubriaco.
E se domani troveranno la croce della tua fossa
gettata a terra,
non sarà stata la notte, Ermengarda, non sarà
stato il vento.
Sarò stato io.
Volli ricoverare la mia ubriachezza alla tua crocè
e rotolai sulla terra dove riposi
coperta di fiorellini, ma triste tuttavia.
Eccomi accanto alla tua tossa, Ermengarda,
per piangere il nostro amore di sempre.
Non è la notte, Ermengarda, non è il vento.
Sono io.
Página publicada em dezembro de 2014 |