CASSIANO RICARDO
TEXTO EN ITALIANO
Extraído de
MIRAGLIA, Tolentino. Piccola Antologia poetica brasiliana. Versioni. São Paulo: Livraria Nobel, 1955. 164 p. Ex. bibl. Antonio Miranda
I GIGLI
Cli occhi non lascerò, povero cieco,
Perché non ti farebbero felice,
Ché tutto il dispiacer che porto meco
Venne da quel che vidi e non mi addice.
Inoltre, questi gigli non li spreco . . .
Giacché il mondo cruclele nulla dice,
lo sol li veggo e col sudor gli arreco
L'acqua, ed il mio cor li benedice.
lo sol li veggo; io sol li so amare.
Li raccolgo di notte, tutti ormai,
Liberi d'ogni male e di perigli.
E, appena perl'amor di veder gigli,
Certo i miei occhi verdi non vorrai,
Ove di pianto è sorto un vero mare . . .
SEGNALE NEL CIELO
E una croce di stelle, misteriosa,
nel cielo apri le braccia sue di luce
e fece questa profezia :
. . . Quattro razze verran, qualche giorno
dai quattro cammini distanti
marcati da queste mie stelle
che formam la Croce del Sud,
per costituirne una sola,
marcata da questa mia stella,
che da sola nel centro mi sta.
Quattro razze verran, qualche giorno,
cessata che sarà l'ultima lotta,
con una sola aspirazione.
Qattro razze verran, senza macchie
di sangue, e il cuor disposto alia bontà.
Invece d'odio, il fiore dei bel canto,
non piu tédio, ma fugace pena,
come nube che viene . . . ma che passa.
Non ci sarà piu l'odio sulla terra
e una razza non sarà nemica
d'altra razza.
Perche sono il cammino ancora ignoto
per dove, finalmente,
dovrà sfilar l'umanità futura
lo son la croce dell'incrociamento
la croce dell’amore universale !
Se ho le braccia aperte, scintillanti
nello spazio infinito,
è per dire : Venite !
Ché questo cielo è vasto ed è profondo
e può servir da tetto a tutti quelli
Che soffrono nel mondo !
Ché questo suolo è fertile e fecondo
e dará da mangiare a tutti quelli
che han fame nel mondo !
Ché questi fiumi han l'acqua sufficiente
per mitigar la sete a tutti quelli
Che soffrono nel mondo !
Sorgo nel cielo, quando il giorno muore,
brillo pietosamente sino all’alba,
come una croce di fuoco ih cielo appesa.
Quando sparisco, dò l’ultima occhiata
al mattino che arriva giú dai monti,
con il muschio sulle mani, o macchiate di terra,
che sveglia il contaclino, in un frémito di festa,
e come un bacio vermiglio nascosto nel ramo
spruzza sulle sue mani e al viso la rugiada.
Felice chi si desta cosi fra tanta grazia
senza voler saper che cosa sia,
e al tramonto, al tergersi la fronte,
dopo d'una giornata di lavoro,
guarda il cielo e riceve um abbraccio di stelle!
E non ha la pena del pensare,
che fra i dolori è il massimo che esiste.
perchè c’induce al male e alla tristezza.
No !
La pena dei pensar non è vicina
a questo mondo innocente,
ove tutto è un trastullo,
ove è verde la terra e ancora si bambina,
ove la nostalgia ha il sapore
di lacrime mischiate alla speranza !
E nei giorni di sole, nell’ora dei raccolto,
gli uomini che verran dai punti piu distanti
saran riuniti qui, nativi ed immigranti,
per la festa nuziale di un'altra umanità,
fatta per l’allegria e la bontà.
Perche sono il cammino ancora ignoto
per dove, finalmente,
dovrà sfilar l’umanità futura !
Página publicada em dezembro de 2015
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