IL MIO PRIMO AMORE
Poesia di Antonio Miranda
Traduzione di Marcia Theophilo
Foto di Carmen Fulle
"La vita che si spera alla fine di tutto"
Basílio da Gama (1601)
1
Un corpo eretto, eccitato,
nella rivelazione della sua pienezza
per la prima volta.
Nella pubertà, uno spavento!
Corpo a corpo, coprendosi,
scoprendosi,
svestendosi: timore, tremore.
Armi -
inguini in fiamme
- proclamazioni di amore,
precipitate;
- ferocità dell'ira, tenerezza e bellezza,
impeto.
Perseguitato, spaventato:
brucia nelle viscere
strane emozioni.
Cieco desiderio che si nega e rinnega
senza remissione né colpa, inganno;
finzione. Giusto quanto bello
essere-essendo
Che nome aveva quel amore di momento?
Quel incanto furtivo!
Come Rinaldo, nell' "Orlando Innamorato"
(sec. XVI) del conte Matteo Boiardo,
sono sempre fuggito da chi mi amava,
amavo soltanto chi fuggiva a me.
L'amore ha facce e maschere
crudeli.
Si amava, ma non era amore.
Fulgore, rantolo. Forse piacere
e dolore, ma così intenso! Così forte,
definitivo nella sua vanità.
Principio-fine, persecuzione: la sorte
"un colpo di dati non abolirà la sfortuna"
Fatalità.
3.
Perché la gente si accoppia?
Ma continuano ad essere soli. Quanta rinuncia!
Cosa le attrae, cosa le separa?
Specchio nel quale altri si vedono
(però siamo occulti).
Il mio primo amore,
rumino e rivivo:
è la mente che infiamma il corpo
è il corpo che avvilisce la mente?
Però, la certezza
diessere utile per il piacere.
|