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Sobre Antonio Miranda
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BENEDITO LUIS RODRIGUES DE ABREU
  (1897-1927)

 

RODRIGUES DE ABREU, poeta , teatrólogo, professor. Nasceu em Capivari, São Paulo, e morreu em São Paulo, capital.

Obra poética: Noturnos (1919); A Sala dos Passos Perdidos (1924), etc.

TEXTO EM ITALIANO

 

AO LUAR

 

Os santos óleos, do alto, o luar derrama...

Eu, pecador, ao claro luar ungido,

Sonho: e sonhando rezo comovido

E arrebatado na divina chama.

 

Deus piedoso, consolo do oprimido,

Se compadece, à voz que ardente clama,

Porque meu coração, impura lama,

É um brado intenso para os céus erguido!

 

E o divino perdão desce da altura:

Grandes lírios alvíssimos florescem

Sob a lua, floresce a formosura...

 

E nessa florescência, imaculados

Raios longos do luar piedoso descem,

Choram comigo sobre os meus pecados.

 


POEMA

 

Ouro branco, esperança da alma aflita

do caipira, ouro feito de algodão,

ouro de neve branca, de bendita

neve toda a alma verde do sertão.


Fuljo — branco de neve nas alturas

dos sonhos dos cansados lavradores,

que me tornam, as tristes criaturas,

mais alvos pelas gotas de seus suores.


Vêem-me, sonhando, em longas fibras de ouro,

depois em moeda, e assim sonhando vão...

Dormem pensando em mim: Sou o tesouro,

o ouro branco das terras do sertão.

 

 

 

SONETOS. v.1.Jaboatão dos Guararapes: Editora Guararapes EGM, s.d.  154 p.  16,5 x 11       cm.  ilus. col.  Editor Edson Guedes de Moraes. Inclui 148 sonetos de uma centena de poetas brasileiros e portugueses.  Ex. bibl. Antonio Miranda



 

 

 

 

 

 

TEXTO EM ITALIANO

 

Extraído de

MIRAGLIA, TolentinoPiccola Antologia poetica brasiliana.  Versioni.  São Paulo: Livraria Nobel, 1955.  164 p.  Ex. bibl. Antonio Miranda

 

GLI AUGELLI

Fu buono. immensamente, Dio nell’ora
Che sospese nei rami i nidi, quando,
Cli augelli gentilissimi creando,
Diede alia vita una legion sonora.

Poeti benedetti, dall'aurora,
Nei boschi e pei sentieri van cantando,
L'affetto e la letizia aumentando
E mitigando la tristezza ognora.

Hanno, come i poeti, la missione
Dei fiori, le fartalle, le cicale,
E cantano con tenera canzone,

Nell’abbondanza oppur nello squallore,
Della matéria, la bellezza frale;
Della vita, il dolcissimo splendore !

 

F O G L I E

Oh ! sogni miei, che almeno in un secondo,
Dagli umili miei versi trasportati,
Possiate scintillare in questo mondo;
Parlar possiate a cuori torturati.

Sarete in quel momento menzionati,
Brillando nel fulgor calmo e profondo,
Come conforto degli sfortunati.
Sogni miei, chè in voi io mi trasfondo.

Che tutti quelli che hanno una ferita,
Vedendomi soffrir per loro, e calma,
Serenamente sopportar la vita,

Si sentino nel cuor la tenerezza.
Oh ! sogni miei, oh ! foglie mie dell’alma,
Che lancio verso la piu grande altezza !

 

 

ORAZIONE D'UN UMILE POETA

 

SIGNORE. Tu mi segnalasti !

Tu ponesti il tuo segno risplenclente

nella tua misera creatura.

Io so che operasti compiacentemente,

quando mi prendesti le inani e mi portasti,

attraverso i più brutti sentieri, alla più aspra spessura.

Mi desti la fame acciochè potessi

concepire il sapore del vero pane.

Ebbi la sete nel cammino polveroso.

Appresi a pregare la mia prece,

quando andai straccione,

vagabondo, infelice, in una grande città.

Ma oggi so che l’acqua, l'aria, il fuoco, la messe,

tutte le cose, futti i viventi,

tutto ciò che esiste sulla terra,

è un perpetuo miracolo della tua bontà.

Tu mi concedesti l’amore

e nell'amore mi feristi . . .

Ma non ne restai mortificato e triste;

ti benedissi e ti baciai le inani, Signore !

Tu mi donasti la salute.

Cià fui agile e andai pei tuoi monti,

pei tuoi campi, per i tuoi boschi;

per i tuoi fiumi e per le tue campagne.

Sorpresi tanti motivi di bellezza !

Percepii, con elevato incanto,

che non si crearono le fonti

solo per mitigar la sete

o per dare alia terra la loro virtù.

ma perchè ci fossero bocche per il canto

perpetuo di gratitudine

alla buona natura.

Sorpresi tanti motivi per l’Orazione.

Le tue creature,

il bue, il cervo, per esempio,
le tue amabili creature,

hanno gli occhi pacifici, non solo per l'incanto,
ma perche sono buone e vogliono dare espressione
profonda della loro gratitudine.
Dopo mi tirasti la salute,

e mi desti la malattia, che fuga i miei propri amici,

e non mi togliesti la vita :

La vita mia è brutta e triste e sara lunga,

ed avrà desideri e passioni come tutte le altre.

Tutto accettai con spirito d'umiltà,

Solo per poterti chiedere, Signore :

conserva fino all’ultimo momento,

il dono che mi volesti concedere.

Non seccare mai l'umile fonte di poesia,

Che, senza mérito del tuo servo,

occultasti nel terreno del mio essere.

              SIA LODATO IL SIGNORE !

 

 

 

 

 

 

Página publicada em maio de 2009; ampliada em dezembro de 2015.


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